ACTION/REACTION
Jurek Brüggen, Hristina Šušak, Farzane Vaziritabar, Stabat Kater
28 NOVEMBRE / ore 19.00 > 00.00
Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
in co-realizzazione con
Accademia Tedesca Roma Villa Massimo
Ingresso gratuito su registrazione (consentito fino alle 22:30)
Sempre più fuori, il festival multidisciplinare che propone una mappa del contemporaneo, dai cult della più recente sperimentazione artistica alla creatività emergente, torna in autunno con un appuntamento “extra” a Villa Massimo il 28 novembre 2025.
La serata del 28 novembre ospiterà le mostre di Jurek Brüggen, architetto, e Farzane Vaziritabar, artista visiva, entrambi attuali borsisti dell’Accademia Tedesca Roma Casa Baldi, e una live performance di Hristina Šušak, compositrice e borsista di Villa Serpentara (Akademie der Künste Berlin).
A seguire, un live set di Stabat Kater (Boris Saccone e Korbinian Guggenmos, dell’etichetta Grzegorzki Records) e il dj set della stessa etichetta berlinese fondata da Alicja Kwade, artista visiva e attuale vincitrice del Premio Roma Villa Massimo, e da Gregor Hildebrandt.
ore 19:00 | LE MOSTRE
Farzane Vaziritabar
FARZANE LUDOVISI
Farzane Ludovisi è un progetto transculturale che ha avuto inizio a Weimar nel 2023 e ha continuato ad evolversi durante il periodo residenza di Farzane Vaziritabar a Casa Baldi, sede dell’Accademia Tedesca ad Olevano Romano. Il lavoro si sviluppa attorno alla figura mitologica di Giunone Ludovisi, una colossale testa marmorea romana un tempo considerata l’emblema della bellezza femminile e simbolo di potere e idealizzazione.
Nella fase iniziale a Weimar, Farzane Vaziritabar ha proiettato digitalmente il proprio volto sulla testa classica, creando un atto di confronto e riappropriazione culturale degli ideali occidentali di bellezza. Da questo gesto è emerso un triangolo simbolico che collega tre punti: l’originale Giunone a Roma, la sua replica a Weimar e una versione iraniana immaginaria. Questo triangolo concettuale apre uno spazio di riflessione per nuove letture dell’antichità e delle rovine e per esplorare le relazioni mutevoli tra centro e periferia, storia e identità.
Durante la sua residenza a Casa Baldi l’artista sviluppa ulteriormente questo dialogo attraverso una pratica performativa. Porta con sé un busto sovradimensionato e frammentato di Giunone Ludovisi – più grande della sua testa – come estensione scultorea e corporea di se stessa. La superficie crepata del busto porta le tracce di una storia immaginaria, evocando la trasformazione e la frammentazione nel tempo.
Jurek Brüggen
La piccola luna
La densità edilizia dei centri storici arroccati come quello di Olevano Romano appare oggi sorprendentemente attuale nella sua struttura compatta: crea microclimi, riduce l’impermeabilizzazione del suolo e favorisce la comunità. Tuttavia, nonostante queste qualità, Olevano Romano presenta un numero significativo di immobili sfitti, dovuto anche alla difficile accessibilità delle abitazioni, sia nella vita quotidiana che per il trasporto di materiali o durante i lavori di ristrutturazione. Gli edifici si affollano sui ripidi pendii della montagna; i percorsi tra le case sono costituiti da vicoli stretti pieni di gradini e pianerottoli. Intorno al centro storico si è sviluppata una seconda città moderna. I due parcheggi multipiano costruiti nella roccia ai piedi del paese e il ruolo centrale che il cavallo riveste ancora oggi come mezzo di trasporto rendono visibile questo contrasto.
Nella sua mostra, Jurek Brüggen accompagna il cavallo Ercole del mulattiere Antonio Lenda nei suoi giri quotidiani attraverso il paese per la raccolta e il trasporto dei rifiuti.
Partendo da questa procedura faticosa, propone un intervento ipotetico che sperimenta un dispositivo leggero e fluttuante che potrebbe essere spostato tra il parcheggio e alcuni punti più elevati. Il principio viene testato su piccola scala e si propone come possibile alleggerimento dei percorsi quotidiani, ma anche come momento poetico che si rende visibile sopra la silhouette del centro storico.
ore 21:00 | LA PERFORMANCE
Hristina Šušak
INFANS III
INFANS III è una performance interattiva tra il pubblico, l’artista e il suono.
Il concetto è incentrato sull’installazione sonora e sull’estetica del suono che si crea attraverso la sonorizzazione degli oggetti in tutta la sala e attraverso la performance stessa.
L’artista reagisce ai suoni prodotti dal pubblico con il suo respiro, il battito cardiaco e la voce, mentre rimane per tutto il tempo all’interno di una capsula trasparente, fino al culmine della performance che il pubblico potrà sperimentare alla fine dello spettacolo.
ore 21:45 | LA MUSICA
Stabat Kater è un collettivo musicale a sei elementi originario di Monaco di Baviera. Attivo dal 2021, il gruppo si distingue per una forte e personale visione del post-punk, dello shoegaze e della cultura indie di lingua tedesca. Nei loro testi parlano con gli spiriti, si sdraiano sotto le pietre e dipingono con le ossa sull’asfalto. Il loro album di debutto, Stabat Kater, è uscito nel 2023 per Grzegorzki Records, seguito nel 2024 da Wiesbaden EP. L’uscita del nuovo EP, Gegen das Böse [Contro il male], è prevista per l’inizio del 2026.
Mentre Stabat Kater di solito si esibisce con tutta la band, per Villa Massimo i due musicisti principali, Korbinian Guggenmos e Boris Saccone, presenteranno un set ridotto. Questo formato mette in luce i brani nella loro forma più essenziale.
Pics: Gabriele Engelhardt (ritratto F. Vaziritabar), Aimée Michelfelder (ritratto J. Brüggen), Walter Pobaschnig (ritratto H. Šušak)