Autoritratto in 3 atti

diana anselmo

Il performer affronta la discrepanza tra la cultura fonocentrica e quella segnante

17 Luglio – ore 21:00

Goethe-Institut
lecture performance
non udenti

Con interprete LIS

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria

Autoritratto in tre atti, esattamente come l’artista che lo agita e abita, e si fa beffa dei confini del genere e da video-performance di 7min esonda in lecture-performance più ampia. Il tema centrale è lo sguardo, declinandolo però sotto tre diversi punti di vista; quasi fossero tre differenti modi di guardare ad un guardare: Si inizia dallo sguardo proprio, come percepito dalla mia singolare scatola cranica.

Cosa vuol dire abitare un corpo con disabilità? Si giunge poi a quello subìto, mettendo in campo il tema dell’intrusività degli sguardi altrui sui nostri corpi; sguardi che rendono la persona con disabilità oggetto di un qual certo morboso piacere voyeuristico, e che sta a noi imparare a gestire. Del resto, ogni sistema di potere affermerà sempre che la responsabilità ricade sulle spalle della categoria marginalizzata (che un po’ se la va a cercare). Se imparassimo a stare in casa non succederebbe niente. Si aprono ora le porte ad una discriminazione apparentemente ignota e misteriosa, ma in realtà “nascosta in piena vista”: l’abilisimo. Tra cenni sociologici ed esperienze autobiografiche si approda infine ad un ultimo tipo di sguardo, tanto poetico quanto politico: quello riappropriato. È lo sguardo cercato, voluto e autodeterminato, sulla e della propria corporeità. Sguardo non più singolare, ma collettivo. Uno sguardo plurale e sovra-individuale, dipinto e restituito dal videomanifesto di Al.Di.Qua., prima associazione europea di advocacy composta da artisti e artiste con disabilità, per artisti e artiste lavoratori e lavoratrici del settore spettacolo con disabilità. Uno sguardo che, rovesciando l’oggetto in un soggetto, può finalmente esondare gli argini delle definizioni maggioritarie finora conferite a corpi disabilitati.

Servizio di Interpretariato LIS a cura del Dipartimento Politiche Sociali e Salute – Direzione Servizi alla Persona realizzato dalla Cooperativa Segni di Integrazione.

Diana Anselmo

è performer Sordo, attivista ed essere umano improvvisato.
Durante il percorso magistrale in Teatro e Arti Performative allo IUAV di Venezia, esordisce con la sua prima performance “Autoritratto in 3 atti” (2021), tutt’ora presentata in vari festival italiani e non.
All’estero esordisce a Berlino, performando con artisti del calibro di Xavier Le Roy in “Le Sacre du Printemps (2022)”.
È tra i fondatori di Al.Di.Qua. Artists, prima associazione in Europa di e per artist* con disabilità, per cui ha partecipato come speaker in vari Festival europei (IntegrART – Svizzera, DansFunk – Svezia, Holland Dance Festival – Olanda).
Fra le varie cose, membro più giovane del Cultural Advisory Board del British Council.

ph CFarina

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