Viaggi
Bartolini/Baronio
8 > 18 LUGLIO / ore 10.00 – 17.00
Goethe- Institut Rom
Prima Nazionale

Accessibile
La mostra sarà visitabile fino al 18 luglio (esclusi i giorni 12 e 13 luglio) nei giorni di programmazione al Goethe-Institut Rom, dalle ore 10 alle 21.
Ingresso libero. Inaugurazione 8 luglio ore 19:00 con prenotazione obbligatoria.
Il progetto VIAGGI sostenuto dalla Fondazione Alta Mane Italia è l’esito del laboratorio che ha coinvolto alcuni pazienti in cura presso Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, un centro specializzato nel trattamento dei disturbi alimentari e dell’obesità. Un’installazione sonora nata dal laboratorio teatrale condotto dalla compagnia Bartolini/Baronio che ha avuto come fulcro l’incontro tra il linguaggio del teatro e il silenzio evocativo di un silent book, con l’intento di dare voce a ciò che spesso non trova parole.
Attraverso esercizi di ascolto, improvvisazione e narrazione, le partecipanti e i partecipanti hanno esplorato i paesaggi emotivi suggeriti dalle immagini del libro, trasformandoli in parole, suoni e respiri. Le voci registrate durante il laboratorio sono diventate la materia viva di questa installazione: un racconto corale che si snoda nello spazio, restituendo il viaggio intimo e condiviso di chi ha preso parte al percorso.
Il punto di partenza è stato Viaggio di Aaron Becker, un silent book in cui una bambina, immersa in una quotidianità grigia e silenziosa, disegna una porta sul muro della sua stanza: un passaggio magico verso mondi immaginari, un varco aperto dal vuoto che sente dentro di sé. Quella porta è diventata anche la nostra. Si è aperta sui ricordi e i desideri di viaggi di ognuno: il primo viaggio da soli, il viaggio per il concerto atteso, per la laurea di un figlio, la prima corsa al negozio per comprare il latte da bambini, il viaggio sognato e mai fatto, quello per entrare in clinica e quello immaginato per uscirne.
Il viaggio della vita. Viaggi è una soglia inattesa, un racconto fatto di sogni che non sapevamo di avere, di coraggio silenzioso, di una luce nascosta a cui dare ancora una possibilità. Viaggi è un’installazione che non chiede di essere guardata, ma ascoltata, che raccoglie una geografia sonora e umana, un coro di voci e di viaggi immaginati, ricordati, ritrovati. È un invito ad abitare il silenzio, ad accogliere le fragilità, a riconoscere la potenza dell’ascolto e della narrazione come strumenti di cura.
un progetto di Bartolini/Baronio
testi e voci Adriana, Baba, Beatrice, Cristian, Davide, Elena, Elisa, Elisabetta, Federica, Francesca, Giulia, Loretta, Luca, Luca, Marcella, Maria, Maria Cristina, Marika, Massimo, Massimo, Mimmo, Roberta, Sante, Sara, Simone, Salvo e Valentina
drammaturgia a cura di Tamara Bartolini
soundscape Michele Baronio
assistente alla regia e al laboratorio Eleonora Bracci
supervisione al suono Michele Boreggi
ideazione e regia Bartolini/Baronio
produzione Cranpi
con il sostegno di Fondazione Alta Mane Italia
in collaborazione con Villa Pia Italian Hospital Group – Korian Italia, direzione sanitaria Dott. Antonio Sarnicola
Bartolini/Baronio è una formazione artistica romana nata nel 2009 dall’incontro tra Tamara Bartolini e Michele Baronio. Precedentemente attori per più di dieci anni all’interno della compagnia triangolo scaleno teatro, dentro Bartolini/Baronio esplorano entrambi dimensioni attoriali di tipo autoriale, lavorando con la scrittura, la pedagogia e la regia, la musica e l’ideazione scenica. Tanti gli spettacoli, i premi e i progetti artistici dedicati all’incontro con i territori e le comunità: da Esercizi sull’abitare a Josefine ispirato all’ultimo racconto di F.Kafka, fino al progetto tra teatro e letteratura RedReading. Da anni lavorano alla produzione artistica attraversando diversi formati e linguaggi tra cui la radio, il podcast e il video documentario. La loro vocazione pedagogica si è dedicata in modo particolare alla formazione di giovani attori-autori, e a progetti con adolescenti, rifugiati e richiedenti asilo. Il duo porta sulla scena un reticolato di linee narrative molteplici e sovrapposte, intrecciate dalle proprie storie individuali e da quelle segnate e percorse dalle biografie collettive. La pratica di attraversamento e raccolta di storie di vita, racconti, voci e memorie, si restituisce in esperienza e rappresentazione nell’innesto di un unico corredo biografico e scenico, in uno spazio sempre da fare e da rifare, che accoglie lo spettatore in stanze/scena fatte di oggetti semplici, artigianali e manipolati, in cui la narrazione epica si articola in dispositivi scenici differenti, in congegni drammaturgici e sonori sospesi tra dialogo teatrale, indagine letteraria e atto civile. Nelle loro creazioni artistiche emerge, infatti, la ricerca di una esposizione personale che incrocia la poetica sonora in un dialogo-concerto tra parola e musica, artisti e territori, ritratto della fragilità e della solitudine del mondo contemporaneo, ma anche della sua potenzialità di sovversione.