incontro
L’accessibilità come principio estetico
Incontro a cura di
Flavia Dalila D’Amico e Diana Ciufo
18 LUGLIO / ore 20.00
Goethe-Institut
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
Con interprete LIS
Quante e quali soggettività mancano sedute accanto a noi in platea? Se non ne abbiamo memoria, probabilmente facciamo parte di un gruppo privilegiato, cioè gli spazi che attraversiamo sono stati creati a nostra somiglianza e ci risulta difficile immaginarne di altri.
L’accessibilità come principio estetico nel campo delle arti performative è un progetto vincitore del bando Avvio alle Terze Missioni Sapienza 2022 a cura di Flavia Dalila D’Amico e Diana Ciufo che ha indagato sotto diversi aspetti l’accessibilità per pubblici ciechi e ipovedenti. Un anno di sperimentazioni con il coinvolgimento della comunità di riferimento, degli studenti del Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura di Roma La Sapienza, enti e associazioni della città di Roma. Mediante la metodologia del co-design il programma si è delineato come una forma di co-creazione culturale insieme ai soggetti interessati (artisti e pubblici ciechi e ipovedenti). In questo versante l’accessibilità è stata intesa come luogo di co-esistenza, non un servizio o uno strumento ausiliario “per” una determinata comunità, ma opportunità di sperimentazione multisensoriale.
Flavia Dalila D’Amico e Diana Ciufo presenteranno uno degli output del progetto: il modello tattile della scena di A+A. Storia di una prima volta, spettacolo di Giuliano Scarpinato. Il modello riproduce in scala l’ambiente scenico e riversa nella materia utilizzata le sensazioni, le emozioni e gli attriti raccontati durante la performance mediante l’uso di materiali eterogenei.
Flavia Dalila D’Amico è assegnista di Ricerca presso l’Università degli studi Unilink e curatrice nel campo delle arti performative. I suoi interessi di ricerca si rivolgono alle intersezioni tra corpi, soggettività politiche e tecnologie nell’ambito delle arti dal vivo. Nel 2022 ha pubblicato il volume Lost in Translation. Le disabilità in scena (Bulzoni Editore) che indaga la relazione tra le disabilità e il teatro. Fa parte dell’associazione Al. Di. Qua. Artists, è copy editor di Fuori Programma Festival e ORBITA| Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza per cui cura la residenza CREAZIONI ACCESSIBILI.
Diana Ciufo è laureata con lode in Architettura ed è una scenografa. I suoi progetti nel campo dell’allestimento e della scenografia sono stati realizzati per e con: Teatro Biondo Palermo, Les Halles Schaerbeek Bruxelles, CSS Udine, TPE Torino, Padiglione Ventura Lambrate Milano, Teatro Nazionale Croato Ivan Zajc, Aterballetto Reggio Emilia, Pergine Festival, Festival Oriente Occidente, Romaeuropa Festival. La relazione tra persone/ abitanti/ spettatori e spazio è il punto principale della sua ricerca personale. Nell’A.A. 2020/2021 è docente a contratto del laboratorio di “Performing Arts and New Media” nel corso di laurea magistrale di Design e Comunicazione Visiva (DCVM Sapienza, IT). Attualmente è dottoranda presso il Dipartimento di Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura nel campo della Pianificazione Urbana (Architettura Sapienza, IT).